Tipi di legno per esterno, Pavimenti per esterni

Tipi di legno trattato per esterno e non trattato: caratteristiche parquet.

I pavimenti in legno per esterni non trattatiparquet-bamboo-esterni
Esistono in natura alcune specie legnose che pur non essendo trattate, possono essere utilizzate come pavimenti in legno per esterni in quanto conservano le loro prestazioni per periodi molto lunghi.
Questi legni sono accumunati da un elevata durabilità che consente loro, pur senza trattamenti, di resistere alla degradazione indotta da sollecitazioni ambientali e biologiche; quindi non temono l’acqua e non necessitano di trattamenti particolari per la loro conservazione.
Bamboo, Teak, Ipè, Iroko, Cardinal, Cumarù e altre specie legnose, soprattutto sud-americane, sono solo alcuni dei legni per pavimentazioni esterne che più frequentemente vengono offerti dal mercato. La loro durata naturale è stimata solitamente in circa 20 anni.

I pavimenti in legno per esterni trattati
La scarsa reperibilità di legni duri adatti come pavimenti per esterno e il loro elevato costo hanno indotto i produttori a trovare sistemi alternativi, utilizzando specie legnose più “commerciali” che, opportunamente trattate, dessero simili garanzie di durabilità, facilità di reperimento della materia prima e costi contenuti. Per sopperire alla carenze naturali di queste particolari specie legnose e per renderle idonee all’utilizzo come pavimentazione per esterni, è stato studiato uno speciale trattamento, sottovuoto ad alta pressione, che li protegge da muffe e insetti; “l’impregnazione in autoclave”.
Questo tipo di trattamento migliora le caratteristiche dei legni resinosi più economici e facilmente reperibili nei mercati Europei; particolarmente indicato per le specie legnosa “Pino”.

L’impregnazione a pressione, detta anche “sottovuoto”, avviene all’interno di grandi autoclavi, gestite con procedure computerizzate, in cui i tronchi vengono impregnati ad alta pressione con “sali minerali preservanti” diluiti in acqua. Questo procedimento, permette ai sali preservanti di entrare in profondità nel legno garantendo una maggiore resistenza contro attacchi fungini, muffe e agenti atmosferici.
Le concentrazioni di questi “Sali” possono essere differenti in funzione della classe di impregnazione che si vuole ottenere.
Dopo il processo di impregnazione in autoclave, il legno assume un irregolare colorito verdognolo dovuto alla presenza di rame nell’insieme dei Sali utilizzati. Questi prodotti spesso vengono trattati in superficie con vernici, mordenti o coloranti per migliorarne l’aspetto estetico.
È importante sapere che dopo il processo di impregnazione, i pavimenti in legno per esterni sono atossici, tuttavia gli scarti di lavorazione non possono essere bruciati per via dei fumi creati dalla combustione che, se inalati, possono essere nocivi.
Sia che venga utilizzato il legno trattato oppure non trattato, occorre tenere presente che il legno destinato agli ambienti interni non può essere impiegato all’esterno.

Derivati dal legno
Negli ultimi anni si sta diffondendo anche l’utilizzo di altri tipi di pavimentazione per esterno realizzati in una speciale combinazione di legno (circa il 70%) e materiali plastici. Questi materiali risultano essere particolarmente resistenti agli agenti atmosferici, indeformabili e a bassa manutenzione. Vista la recente comparsa di questi tipi di rivestimenti non si hanno riferimenti oggettivi sulla loro reale durabilità.

Formati
Il formato prevalente in uso è a doghe singole di svariate dimensioni (decking), sono sempre più diffuse sul mercato anche soluzioni a quadrotte/pannelli in legno, anch’esse di dimensioni variabili, fissate su apposita griglia di resina, metallo o premontate su morali.
Si tratta di pannelli modulari amovibili assemblati su supporti in materiali diversi (legno, pvc, metallo), spesso con connettori laterali ad incastro. Tali caratteristiche rendono rapide e semplici le operazioni di posa e rimozione, conferiscono al pavimento una buona capacità drenante, permettono l’installazione su qualsiasi tipo di superficie. Informazioni contenute nel libro “Il Parquet dal progetto alla posa” di FederlegnoArredo